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Il presente lavoro è dedicato allo studio esegetico-teologico di una sequenza del vangelo di Marco che ha notevole importanza sia sul piano letterario che teologico: Mc 8,31-9,29. Questa sequenza è parte di una sezione (8,27-10,52) generalmente riconosciuta come riguardante il tema del "discepolato" in quanto particolarmente interessata all'istruzione dei discepoli. Se si tiene conto della sua composizione tripartita, definita in base ai tre annunci della passione (8,31; 9,31; 10,33-34), la seconda (9,30-10,31) e la terza sequenza (10,32-52) riportano svariati insegnamenti di Gesù sul modo di essere e vivere come autentici discepoli. Il nostro quesito, però, emerge dalla prima sequenza (8,31-9,29), che è l'oggetto dell'indagine del presente lavoro. Possiamo riconoscere anche in questa una predominanza del motivo del discepolato? A livello narrativo l'attenzione va portata sui due racconti della Trasfigurazione (9,2-13) e della guarigione di un ragazzo indemoniato (9,14-29), perché riguardano in modo particolare l'identità e la potenza di Gesù, pur essendo collocati in un contesto immediato che insiste, invece, sulla prospettiva della sua sofferenza (8,31-9,1). Attraverso un'analisi narrativa e pragmatica, la dissertazione studia questi brani nel loro contesto narrativo allo scopo di rintracciarne la coerenza e di individuarne soprattutto la funzione all'interno dell'itinerario cristologico di Mc. Questo studio permette di cogliere la rilevanza di Mc 8,31-9,29 per la caratterizzazione della figura di Gesù, che risulta primaria rispetto a quella dei discepoli.